Qualsiasi fotografo, che sia un principiante o il primo degli esperti, sa benissimo la riuscita di una fotografia dipende da tantissimi fattori e, il più delle volte, vanno tenuti a bada e sott’occhio: si va dall’illuminazione alla macchina fotografica in sé, per finire con la mano esperta del fotografo stesso.
Non esiste certo una regola standard per ogni situazione, ma possiamo dire che per fare un’ottima fotografia ci sono delle piccole accortezze che, se rispettate, portano sempre a un risultato di livello. Tra le cose che val la pena tenere in conto ci sono gli accessori fotografici: tra questi, poi, ce ne sono alcuni davvero indispensabili. Sto parlando dei filtri fotografici.
In questa guida li analizzeremo in maniera dettagliata, scoprendone le caratteristiche principali, le tipologie, gli utilizzi più comuni e le fasce di prezzo.
Cosa sono i filtri fotografici?
Prima di andare a vedere nel dettaglio le varie tipologie di filtri esistenti, è bene conoscerne l’importanza per valutare al meglio ogni vostra scelta. Cosa sono i filtri fotografici e perché sono così utili? Nessun fotografo che si rispetti, infatti, non ha una serie di filtri nella borsa fotografica. Come mai?
A quelli che pensano di poter replicare l’effetto dei filtri con qualche programma di post produzione dobbiamo dire di lasciar perdere: nessun software è in grado di modificare in maniera ottimale e delicata l’immagine come fanno i filtri. Qualsiasi lavoro post produttivo sarà troppo visibile e darebbe un risultato esageratamente modificato.
Tipologie: UV, ND, Skylight e polarizzatori
Come accennavo, i filtri non sono tutti uguali e ad ogni filtro corrisponde un’esigenza e un risultato. Ce ne sono tantissimi sul mercato e c’è da dire che ognuno di loro potrebbe tornare utile a qualsiasi fotografo. Qua ho deciso di concentrarmi almeno sui quattro principali, ovvero quelli che mi sembrano i più comuni e duttili.
- Il primo filtro della categoria, quello più classico, è il filtro UV. Si intuisce già dal nome che il suo scopo è quello di filtrare i raggi ultravioletti del sole, non dando alcun grande effetto se non quello di una maggiore risoluzione dell’immagine (sulla quale non interverranno riflessi di sorta). Questo filtro è una sorta di protezione per il sensore fotografico, niente più, ma è davvero utilissimo.
- Il filtro Skylight può sembrare la brutta copia del precedente, ma non è così. A differenza dell’UV, lo Skylight permette sì di filtrare i raggi ultravioletti, ma essendo di colore rosa permette inoltre una saturazione maggiore dei colori dell’immagine. È insomma una specifica in più rispetto al filtro UV.
- Il filtro ND (a densità neutra), invece, ha uno scopo più particolare, ovvero quello di sottrarre la luce all’immagine. Non sempre torna utile, ma diciamo che il suo campo principale è quello degli scatti con tempi molto lunghi: con il filtro ND si potrà utilizzare questa tecnica (che è molto notturna) anche di giorno.
- Il filtro polarizzatore, infine, è sicuramente tra i più interessanti. Una volta avvitato sull’obiettivo, il filtro può essere a sua volta ruotato a seconda dell’effetto che si sta cercando: guardando nel mirino, infatti, vedrete che ruotando il filtro l’immagine cambia. Il suo scopo è quello di eliminare totalmente i riflessi e alcune specifiche frequenze dei raggi solari. In sostanza, polarizza l’immagine. Ma qual è il risultato? La scena inquadrata avrà colori più vividi e contrastati, ma soprattutto vi permetterà di fotografare uno specchio d’acqua (o una superficie specchiante) evitando qualsiasi riflesso.
Conclusioni e prezzi
Come avete potuto constatare, i filtri fotografici possono davvero essere utili in qualsiasi condizione e situazione, nonché a qualsiasi fotografo. In questi casi conta poco il livello di professionalità, perché i filtri non fanno distinzioni. In generale mi sento di darvi un consiglio: acquistate almeno i quattro di cui abbiamo parlato in precedenza.
Qualsiasi ruolo abbia la fotografia nella vostra vita, è impossibile che non si presenti almeno una volta l’occasione per utilizzare uno di quei filtri (o tutti quanti, chi lo sa). Se non altro sono un modo per rendere più accattivanti i vostri scatti e non dimenticate che certi effetti non sono affatto replicabili in una fase successiva di post produzione, quindi state attenti.