Il fascino del vintage si sa, ha il suo perché. E per quanto oggi viviamo in un contesto dove si esalta all’estremo la digitalizzazione, alcuni oggetti rimangono fedeli alla tradizione, accontentando gli appassionati del genere che mai vorrebbero rinunciarvi. Anche nel mondo della fotografia, tutto ciò è all’ordine del giorno e lo scontro tra digitale ed analogico ha un seguito di utenti che simpatizza chi per uno chi per l’altro. Se però ci basassimo su un fattore di risultato, sarebbe alquanto difficile affermare con certezza quale sia il migliore, quindi perché scegliere uno o l’altro?
Nel seguente articolo, parleremo nello specifico del mondo delle Reflex analogiche. Le caratteristiche essenziali del sistema di funzionamento e qualche piccolo consiglio che non guasta mai. Quindi non perdiamo altro tempo e scopriamo tutto ciò di più utile da sapere a tal proposito.
Prima della scelta dell’analogico o del digitale, sai cos’è una Reflex?
Chiaramente, orientarsi su uno o sull’altro sistema, sarebbe alquanto difficile se prima non si conosce effettivamente come funzioni alla base una macchina fotografica Reflex. Ecco che, sarà meglio fare un rapido riepilogo del perché questa fotocamera sia riuscita ad impuntarsi come una delle migliori ancora oggi, preferita da tutti i professionisti del settore. Come funziona una Reflex? Ecco tutto quello che c’è da sapere!
La Reflex, che è costituita da un corpo macchina e da un obiettivo montato; è una macchina fotografica nota per il funzionamento tramite in sistema di specchi che col meccanismo innescato attraverso lo scatto, sarà possibile immortalare le immagini tramite un semplice elemento naturale, la luce.
Ma quali sono i componenti che costituiscono una Reflex (in tal caso digitale) in linea generale? Vediamo di seguito un elenco riassuntivo:
- Obiettivo.
- Specchio.
- Pentaprisma.
- Mirino.
- Otturatore.
- Sensore.
- Diaframma.
- Altri componenti integrati sul corpo macchina.
Come si può notare, è un complesso assemblaggio di elementi che hanno una funzione precisa e che innescato tutto il meccanismo sarà possibile ottenere le nostre fotografie anche in modo piuttosto rapido.
Sappiamo bene che la Reflex ha delle peculiarità uniche, inesistenti su altre tipologie di macchine fotografiche come sulle Compatte e sulle sorelle minori Mirrorless. Tra quelle più importanti, si riscontrano gli specchi e il pentaprisma, insieme al mirino che, per l’appunto sulle Reflex, è di tipo Ottico.
Analogico e digitale quali sono le differenze?
Se nell’elenco precedente abbiamo letto con attenzione, avremo sicuramente notato un elemento (il sensore) che sulle Reflex di tipo analogico non sarà mai presente. Questo perché il sensore è un componente che fa parte del sistema digitale e che sull’analogico è invece sfruttato l’uso di una vera e propria pellicola. È proprio questo l’elemento essenziale che lascia intendere subito se si tratti di una macchina fotografica analogica. La pellicola ricopre lo stesso identico ruolo del sensore, quindi funge da elemento dove andar ad imprimere le immagini una volta colpita dalla luce.
L’importanza della pellicola per il sistema analogico.
La pellicola, quindi, si presenta come elemento essenziale per il funzionamento dell’intero sistema, senza di essa non sarà possibile immagazzinare nessun immagine. Ma come si compone? Di cosa è fatta con esattezza? Vediamone subito un breve elenco.
- Film o strato iniziale.
- Sottostrato.
- Strato di colore rosso.
- Strato di colore verde.
- Filtro giallo.
- Ulteriore strato di colore blu.
- Filtro di tipo UV.
- Penultimo strato protettivo.
- Ultimo strato fotosensibile.
Questa è la struttura che identifica in poche parole, una pellicola a colori. Chiaramente quella in bianco e nero presenterà una sovrapposizione inferiore di strati. In generale, però, ciò che è importante da sapere è che la pellicola si rapporta in modo diretto con la luce. La scelta, in primis, viene fatta proprio in base alla capacità di sensibilità dei grani presenti. Tutto ciò si traduce in numero di ISO. Maggiore sarà il numero di ISO, più potremmo scattare foto in ambienti con condizioni luminose scarse senza il rischio di ottenere fotografie sottoesposte. Generalmente si parte da un valore pari a 100 ISO (per scatti in ambienti molto luminosi) fino ad arrivare anche ai 6400 ISO. L’utente dovrà capire quale sia la migliore soluzione in base al luogo destinato per gli scatti.
Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una Reflex analogica?
Oggi ci si potrebbe chiedere per quale ragione preferire o meno una Reflex analogica, e molti utenti non sanno all’atto pratico quale sia meglio o peggio e soprattutto perchè.
Volendo analizzare gli aspetti positivi dell’analogico, non potremmo non evidenziare la necessità di essere degli ottimi fotografi per sfruttare al meglio questo sistema. Il risultato, il più delle volte, saranno degli scatti impeccabili, ben equilibrati e dai toni morbidi. Parliamo più di filosofia fotografica che di altro. Questo è un mondo di nicchia, che però se gestito al meglio è in grado di far assaporare la parte più autentica della fotografia.
Per ciò che riguarda gli aspetti negativi, sarà importante aver chiaro fin da subito, che l’analogica pretenderà sempre una spesa per rullini e per lo sviluppo dei nostri scatti. Non sarà possibile effettuare foto di prova e regolare le impostazioni richiederà mani esperte. L’errore è dietro l’angolo, e se non in grado di impostare i parametri, il rischi è di ottenere foto sovraesposte o sottoesposte senza margine di miglioramento successivo. Oltre a ciò la quantità di scatti è limitata e relativa alla capacità massima del rullino.
Costi per le macchine fotografiche Reflex analogiche.
Se c’è un gran vantaggio di lavorare con fotocamere a sistema analogico, sono di certo i costi. Partendo dai corpi macchina, i prezzi risulteranno di certo inferiori a quelli di tipo digitale, e sarà possibile anche dilettarsi con modelli più vecchiotti se fossimo proprio appassionati di vintage. Anche le ottiche hanno un vantaggio di prezzo, soprattutto quelle con funzionamento manuale. In poche parole, con un budget di massimo 600-700 euro potremmo ottenere una discreta attrezzatura. Logicamente, se preferiamo la messa a fuoco manuale sulle ottiche, i prezzi cresceranno inevitabilmente, tuttavia sarà un’operazione più semplice e avremmo il vantaggio di risparmiare tempo. In ogni caso è un sistema che esalta l’uso del manuale e come già detto, indicato soprattutto per i più esperti o gli inguaribili tradizionalisti.